Читать книгу Le avventure dei Principi Amir & Akhmed. Il Diaspro rosso e la strega Luthien онлайн

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Per Akhmed, invece, bisognava mantenere le debite distanze dal popolo e governare con il metodo “del bastone e della carota”.

A volte, a causa del suo cattivo comportamento verso la servitù di corte, veniva punito dal re e confinato nella sua stanza.

In quelle occasioni era solito ripetere a voce alta: “Un giorno tutto questo cambierà. Io sono un principe e nessuno può dirmi cosa devo fare e cosa devo dire. Prima o poi ucciderò quell’imbecille di mio fratello Amir e tutti dovranno temere la mia ira. Mi ricorderò di tutti quelli che oggi mi procurano dolore e… quando sarò sul trono di Cora… la mia vendetta sarà implacabile”.

La regina Adeela, benché restasse colpita dal feroce odio provato dal figlio minore nei confronti del fratello, non ne stigmatizzava le parole. Anzi, accarezzandogli la testa rasata cercava, con pazienza e dolci parole, di riportarlo alla calma. Gli sussurrava che, un giorno non lontano, sarebbe diventato il potente sultano dell’isola di Cora.

Akhmed Al KebirModaffer III

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