Читать книгу Anima Nera Anima Bianca. Il Vero Volto Del Blues онлайн
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Seconda versione: colpito da un fulmine. Lo riferisce HAYES McCULLAN, amicissimo di WILLIE BROWN e dello stesso Patton. In realtà alcuni parlarono di infarto o comunque di una morte improvvisa. Non ci sono ulteriori testimonianze su questa versione, che scarterei. Terza versione: parotite. Lo sostiene SON HOUSE, che disse di aver ricevuto un telegramma da Bertha Lee in cui veniva avvertito della sua morte. Stranissimo visto che la parotite, anche se trascurata, ha dei tempi abbastanza lunghi di azione. Visto lo stretto rapporto tra i due amici E’ IMMAGINABILE che Son House fosse rimasto a casa sua o anche in tournèe senza correre al capezzale dell’ amico? Inoltre vari dati rendono sospetta questa morte. Il medico (che NON viene nominato e la cui firma appare illeggibile) che aveva in cura Patton specifica che l’agonia di Patton durò…92 giorni. Ma esistono anche altre testimonianze scritte dallo stesso medico in cui la durata della malattia scende a ..13 giorni. Come mai queste incongruenze? E comunque…Patton NON FU MAI trasportato in ospedale. 13 o 92 giorni che siano NON si trattò di una morte rapida. E allora COSA FECERO TUTTI in quel lasso di tempo in cui Patton moriva? Ancora più interessante è che, malgrado Bertha Lee abbia spergiurato che Patton sia morto tra le sue braccia, si fa menzione a una certa MINNIE FRANKLIN WASHINGTON come sua ultima moglie, la quale viene anche indicata nel certificato di morte dell’artista. Considerando i trascorsi di Patton non ci stupirebbe che fosse una ennesima consorte occasionale. Tuttavia il certificato di matrimonio dei due NON E’ MAI stato trovato. E volete l’ ultima ciliegina sulla torta? Si sussurra che l’oscuro Willie Calvin di cui sopra fosse in realtà…una DONNA, ultima amante di Patton e l’ UNICA PERSONA (cosa invece sicurissima) che informò le Autorità della morte dell’artista. Si, ma …a distanza di 24 ore precise dal decesso. C’è da chiedersi COME MAI questo ritardo e COSA STESSE FACENDO in quelle stesse ore il medico che firmò il certificato di morte! Probabilmente non sapremo mai come realmente andarono le cose... e in fondo ogni grande artista porta con sé nella tomba un alone di mistero. Purtroppo devo aggiungere con amarezza che la morte di Charlie Patton passò quasi in sordina in un mondo trasformato per sempre dalla sua musica. NIENTE annunci ufficiali, NIENTE cortei funebri e NESSUNA commemorazione pubblica. Neanche i giornali ne parlarono. Soprattutto….NESSUNA LAPIDE. Charlie Patton finì all’ossario comune di Holly Ridge. Solo nel 1990 il musicista JOHN FOGERTY dei CREEDENCE CLEARWATER depose una pietra tombale nel punto in cui il vecchio guardiano del cimitero, tale C. HOWARD, ricordava di avere seppellito l’artista. La grafia del nome Patton e l’epitaffio furono invece coniati da Jim O’ Neal. E questo fu tutto. E SLOAN…che fine fece? Pare che morì, settantenne, nel marzo del 1948 in Arkansas…ma anche qui NON esiste la certezza assoluta che i due Sloan siano la stessa persona. Come in ogni buona leggenda Blues su questa ultima vicenda è impossibile scrivere la parola FINE.