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Sulla cima del crinale, gli escursionisti che aveva seguito sin dal parcheggio saltavano giù dall’ammasso di pietre e si dirigevano verso Brown Willy. Come i due si allontanarono, Slim provò un improvviso senso di solitudine. In fondo alla discesa, c’erano tre auto nel parcheggio – e quel pastrocchio rosso che chiamava bicicletta – ma degli altri escursionisti, non vi era traccia. All’infuori dei pony, non vi era nessun’altro.

Dopo aver dato un morso ad un vecchio panino e aver bevuto un sorso d’acqua, Slim alzò gli occhi alla cima, lacerato dal dubbio. Lo aspettava un’intensa pedalata, lungo tortuosi e dissestati sentieri di campagna, e la batteria del suo faretto era scarica. Come si girò, però, un raggio di sole trafisse le nuvole e, in lontananza, verso sud, La Manica iniziò a risplendere fra le colline. A nord-ovest, Slim provò ad intravedere l’Atlantico, ma un banco di nebbia aleggiava sui campi, offuscando l’intero panorama, meno un minuscolo triangolo grigio, che forse era l’oceano.

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