Читать книгу Anima Nera Anima Bianca. Il Vero Volto Del Blues онлайн

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Come il Griot, l’Afro-Americano conia una musica sul battito del proprio cuore.

Non c’è armonia nelle sue note ma solo senso ritmico, a cui egli aggiunge un eccezionale e personalissimo strumento: la sua voce. In Africa le distanze sono enormi. Ogni uomo o donna sa utilizzare la propria voce come mezzo di comunicazione ad ampio raggio, sia che viva da solo o in collettività. Unita alla ritmica delle danze tribali la voce acquisisce potere taumaturgico, e permette di guarire le malattie del corpo quanto quelle dell’anima. I parossismi vocali permettono l’estasi, attraverso cui l’essere umano si libera dalle proprie catene e parla direttamente con gli spiriti. E' l'unico modo in cui l' individuo può chiedere il loro aiuto, nel bene quanto nel male. Come cassa di risonanza egli utilizza dei rudimentali strumenti musicali, che hanno il compito di riprodurre i suoni della natura: tamburi (il cuore umano), zufoli ( l’aria, il soffio vitale) e gli strumenti a corde, che rappresentano la spinta dell' anima verso il cielo. Condotto a forza in America, lo schiavo era messo a lavorare nei campi, dove rimaneva costantemente in compagnia di altra gente ma in pratica era solo, in quanto il suo padrone gli vietava di stringere reali rapporti con i suoi simili. Ogni attività sociale era strettamente controllata dalla frusta dei sorveglianti, che impedivano qualsiasi forma di aggregazione. Gli era stato sottratto anche il prezioso tamburo, strumento eccezionale di comunicazione per il deportato Africano. Le uniche attività concesse dal padrone bianco ai suoi schiavi erano la danza e il canto. E l'Afro-Americano le utilizza egregiamente entrambe.

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