Читать книгу Samos. Rotta Per La Libertà онлайн

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Con un sorriso rassicurante, si rivolse a loro, parlandogli in quella lingua sconosciuta, e due colpi di bastone colpirono il dorso dei giovani, indicando che era passata l'ora della gentilezza e che era il momento di mettersi in marcia. Almice si stava stancando dei sorrisi amichevoli e dei colpi sulla schiena.

L'uomo si diresse verso l'interno della città, entrando attraverso la porta sud della piccola muraglia. Gli altri tre lo seguivano, spingendo e deridendo Almice e l'altro ragazzo. La città era una rete complicata e caotica di strade che si snodavano, scendevano o si arrampicavano senza nessun ordine. Attraversarono quartieri densamente popolati, i cui abitanti non prestarono quasi attenzione al piccolo gruppo. I ragazzi camminavano con le catene sulle caviglie, il che rallentava la marcia. Le ferite alle caviglie di Almice sanguinarono di nuovo. Attraversarono strade puzzolenti, in alcune tratti inondate di feci e urina, emanando un forte odore che il ragazzo considerava già come abituale di qualsiasi grande città. Entrambi i ragazzi erano disorientati, le strade a zig-zag avevano cancellato il loro senso dell'orientamento. Rimasero sorpresi quando dietro un angolo apparve il mare davanti a loro. Il vicolo terminava in una stretta apertura del muro, che conduceva a un lungo viale che costeggiava la costa. Da lì proseguirono verso nord. In lontananza era perfettamente visibile quella che una volta era la città originaria di Tiro, e che grazie al grande Alessandro restò per sempre legata al continente.

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