Читать книгу Il Dono Del Reietto онлайн

52 страница из 94

Hork, tenendolo inchiodato al suolo con il bastone, richiamò l'attenzione delle guardie: «Miei padroni, perdonatemi l'interruzione, ma ho un fatto importantissimo da riferire allo sciamano.»

Il loro capo, Ioro, si fermò di colpo, gli altri lo imitarono in silenzio. Poi, si avvicinò lentamente all'addestratore squadrandolo: continuava a portarsi dietro il cucciolo tenendolo appeso per una zampa posteriore. I goblin non sudano, ma Hork sembrava quasi farlo, tanto era pietrificato dal terrore.

Quando la guardia del Tempio gli arrivò vicino, lo percosse ripetutamente in faccia servendosi del lupacchiotto, quindi avvicinò le loro teste dicendo: «Dai, adesso, fate pace: datevi un bel bacetto!»

La bestiolina, ritrovandosi con il muso schiacciato sul viso del goblin, tentò di morderlo e l'altro fece lo stesso. Poi, Ioro lanciò il cucciolo a un compagno e cominciò a ridere: gli altri lo imitarono.

«Allora, misero lavoratore! Cosa hai da riferire di così importante da interrompere le nostre attività e da invocare, addirittura, l'intervento dello sciamano? Spero che sia come dici tu, altrimenti dovrò prenderti a calci!» Come esempio di ciò che gli avrebbe fatto, tirò una pedata sul fianco di Djeek. Il malcapitato sentì come se tutte le interiora volessero scappargli fuori dalla bocca. Le percosse di Hork, al confronto, erano carezze amorevoli.

Правообладателям