Читать книгу Ndura. Figlio Della Giungla онлайн
13 страница из 46
Piansi per molto tempo, non so quanto, ma mi fece bene. Quando riuscii a smettere, stavo molto meglio, almeno ero più calmo. Era evidente che si stava facendo buio, l'oscura giungla stava entrando nel mondo delle tenebre. Dovevo cercare un posto dove dormire. Avevo paura di dormire per terra, soprattutto nel caso in cui i ribelli mi avessero trovato, ma nemmeno dormire su un albero mi rassicurava, con i serpenti, quelle scimmie urlanti o chissà quale bestia selvaggia e affamata. Dovevo decidere: serpenti o uomini armati e infuriati? I serpenti mi sembrarono l'opzione migliore, almeno ancora non mi avevano fatto nulla. Cercai un albero su cui mi sembrasse facile arrampicarsi, difficile per i serpenti e con un posto dove sistemarsi per dormire.
Fu in quel momento che mi resi conto dell'incredibile numero di tipi di alberi e piante che c'erano. Dalle piante più piccole, quasi minuscole, agli alberi di oltre cinquanta metri, il cui tronco spiccava sopra gli altri senza vederne la fine, un intero amalgama di diversi tipi di flora spruzzati ovunque, tra cui altissime palme con dipinte foglie sfilacciate e lunghe diversi metri con gruppi di fiori densi e compatti4.