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L’interesse degli ambienti italiani verso il teatro spagnolo fu intenso, in quell’anno, infatti l’AGIS e l’Ente Cattolico dello Spettacolo, organizzarono a Roma, presso l’Istituto Spagnolo di Cultura diretto da Sito Alba, l’avallo del professor Julian Donado addetto culturale e del solerte Luis Quirante, un vivace incontro sulla produzione drammatica.

Infine, la collega e amica Anna Giordano, impegnata a condurre uno studio comparativo sui tragici italiani e spagnoli, trascorse un periodo di tempo come ricercatrice presso la mia cattedra al Magistero.

Nel 1988 si svolse il nostro XII Convegno su Diavoli e mostri in scena dal Medio Evo al Rinascimento. Vi parteciparono Teresa Ferrer, che illustrò «La dos caras del diablo en el teatro antiguo español» e Nicasio Salvador Miguel che descrisse «Animales fantásticos en La Celestina».

Quell’anno venne organizzato a Barcellona un grande Simposio Internacional de Historia del teatro, programmato da Salvat sul tema El teatro popular en la Edad Media y en el Renacimiento. Vi parteciparono studiosi e registi di vari paesi. Là incontrai Sirera, Oliva, Massip, Nel Diago e il madrileno Díez Borque. Presentai la proiezione di Guarda bene disciplinato leggendo «Variantes populares sobre un tema de la tradición culta ecclesiastica: María a los pies de la cruz».

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