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Il 1989 fu l’anno in cui vissi la più lunga permanenza in Valencia, grazie agli inviti che ebbi dai colleghi e dall’Assessorato della Generalitat per tenere un Corso specialistico per giovani attori e registi. In una sala del Teatro Rialto illustrai diverse registrazioni di spettacoli, tecnicamente assistito da Tordera, e alla simpatica presenza di Oleza, Sirera ed altri che poi mi invitarono al Congreso Internacional sobre teatro y practicas escénicas en los siglos XVI e XVII. Vi parteciparono vari specialisti fra cui l’inglese John Varey, cui venne conferita, nei giorni seguenti, la «laurea honoris causa», nella splendida Aula Magna dell’antica Università.
Oleza, che mi accompagnò, fu, in quei giorni un magnifico anfitrione: dopo una cena squisita con i colleghi, mi condusse nei quartieri antichi della città e mi illustrò i luoghi e i monumenti architettonici resi suggestivi della luce notturna. Inoltre egli e Teresa mi ospitarono gentilmente nella loro villa in campagna. Anche Sirera mi mostrò musei e chiese valenciane di varie epoche e Anna Giordano mi invitò a trascorrere con i suoi familiari ore tranquille; a pranzo mi presentò Evangelina Rodríguez specialista del «Siglo de Oro», mi fece incontrare anche il direttore editoriale dell’editrice «Cátedra» illustrando la mia opera Teatro in Europa nell’ipotesi di una traduzione, e mi indirizzò alla Cattedrale dove, in quei giorni, si celebrava la Festa della «Virgen de los Desemparados» che culmina in una vivacissima sfilata processionale.