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Djeek aveva di nuovo perso, tuttavia la sua permanenza nel pozzo fu, sì, dura, però, non così terribile. Questo, perché poteva anche essere un debole, ma ora possedeva il Grande Verme e ciò lo rendeva pieno di orgoglio e di speranze.

Registri di Dharta Misathon (undicesimo giorno del mese quarto nell'anno 11522).

Il Santuario di Corrupto.

Quando ebbe finito di scontare la punizione, Djeek tornò alle sue mansioni. Nei giorni successivi, con l'aiuto del bastone, la caccia era diventata una passeggiata. Così, ebbe più tempo per esercitarsi a usarlo.

Aveva capito che per attivarlo, bisognava acuire i sensi, ma allo stesso lasciarsi andare quasi come per addormentarsi. Era importante, però, tenere a mente cosa si volesse ottenere: un po' come cercare di prendere sonno con lo scopo di sognare qualcosa o qualcuno di preciso. Poi, per qualche istante, aveva come l'impressione di essere il suolo stesso e, a quel punto, avveniva il controllo su di esso. Questa era la parte più difficile, si rendeva conto di poter modificare il terreno come se fosse il suo corpo, tuttavia si sentiva come un neonato che deve ancora prendere confidenza con le proprie membra e con i movimenti. Il risultato era che riuscisse a far accadere qualcosa, ma non era mai esattamente ciò che voleva ottenere. Una volta, volendo imitare l'umano, provò a evocare uno spuntone con lo scopo di infilzare una grossa tartaruga di palude. Ci riuscì parzialmente. Infatti, lo spuntone, che per fortuna non era né troppo grande né troppo duro e affilato, emerse, ma tra le sue gambe, lasciandolo senza respiro per diversi minuti.

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