Читать книгу Russian Spy. Operazione Bruxelles онлайн
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Irina lo guardò perplesso ma pensò di aver fatto finalmente breccia nel cuore del Maggiore.
Con fare conciliante si avvicinò ad Aleksej e quando furono viso a viso gli disse sottovoce: «Ma non sai pensare ad altro che a fare domande? Perché non ci rilassiamo insieme e beviamo questo splendido vino italiano. L’ho portato direttamente dall’Italia e conservato per aprirlo in un’occasione speciale. Questo mi sembra il momento adatto per fare la nostra conoscenza in maniera… diciamo… più approfondita».
Allungò la mano verso il tavolo e dal cestello prese la bottiglia di spumante. Sul pavimento caddero copiose goccioline d’acqua: era il ghiaccio che cominciava a sciogliersi mentre la temperatura nella stanza diventava sempre più bollente.
Aleksej pensò che avrebbe fatto meglio ad assecondarla. Quello era l’unico modo per riuscire ad ottenere qualche informazione interessante. Brancolava ancora nel buio e non conosceva quasi nulla della missione che, di lì a poco, gli avrebbero affidato. Fino a quel momento Petrov gli aveva parlato solo di Roma e Bruxelles, per di più superficialmente. L’unica cosa certa era che doveva prendere il posto di suo fratello Luca. Nulla di più. Da Irina poteva ottenere altri particolari. In fondo, andarci a letto, non sarebbe stato un così grande sacrificio.