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Il gran sacerdote annuì flemmaticamente e sentenziò: «Tetairadon, la tua è una speculazione inattaccabile, perché permeata di pura razionalità: le tue parole sono benedette da Energon. Effettivamente i presunti benefici non controbilanciano i rischi. E sia: abbandoniamo questo luogo immondo!»
Nascosta dalla nebbia, in un canneto vicino, una piccola sagoma scura con occhi gialli luminescenti osservava le due slanciate figure grigie allontanarsi con passo svelto e niente affatto impacciato dall'acquitrino. Quando esse furono sufficientemente lontane, si mosse.
Dai registri dell'Osservatore Misathon, Dharta di ottava generazione. (Bocca del Verme -Grande Palude-. Accadimenti standard di priorità minima. Ottavo giorno del mese quarto nell'anno 11522 dall'inizio delle registrazioni)
Il vivaio.
«Questo qui è morto stanotte» disse una figura ricurva e dalla carnagione verdognola mentre caricava un corpicino smunto su una carriola di legno marcio e ossa.
«Ah, questo!» rispose Hork sputando. «Era proprio un mollaccione! Gli altri cuccioli gli sottraevano sempre il pasto e non ha neanche provato a ucciderli nel sonno... Imbecille!»