Читать книгу Europa en su teatro онлайн

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Il proporsi come genere della modernità è determinato dallo stesso tradizionale e «classico» circoscriversi della commedia come ambito a cui toccano azioni che si svolgono in spazi di esperienza di tipo «basso», secondo la formula di origine ciceroniana di «specchio di vita privata», con vicende che, partendo spesso da complicazioni e pericoli, tendono a risolversi in modo positivo e felice, e con situazioni che variamente sollecitano il riso. La commedia come genere offre spazio essenziale per l’espansione del comico: campo aperto per il ridicolo, nel suo collegamento con gli ambiti «bassi» e minori dell’esperienza, in opposizione al serio e a tutte le modalità estetiche che si pongono ad un livello «alto». È evidente però che non si dà un’immediata coincidenza tra comico e commedia: il comico non si risolve tutto nella commedia e può agire anche in generi e in forme comunicative di tipo diverso. Molteplici possono essere le occasioni, le situazioni, le strutture capaci di veicolare il comico, nella sua natura di «modo» essenziale dell’esperienza, che ha fondamento in un intreccio di identificazioni e di motivazioni psichiche, in rapporto con il fenomeno fisiologico del riso: molteplici e variamente definiti nelle diverse culture sono i «generi» artistici riconducibili all’ambito del comico, anche se lo stesso termine e concetto di comico si è sviluppato proprio dal seno della commedia e per un lungo tratto della tradizione occidentale la commedia è stato il genere più strettamente collegato al comico, lo ha intimamente saldato ad un’articolazione drammatica e ad una destinazione teatrale.

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