Читать книгу Russian Spy. Operazione Bruxelles онлайн
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“Finalmente ci conosciamo”, disse con tono sarcastico il direttore Petrov, “in tutti questi anni suo nonno non ha fatto altro che parlarmi di lei, di suo nipote Aleksej, di tutti i suoi successi sportivi e della sua brillante carriera militare”.
Aprì lentamente un fascicolo rosso che, di proposito, aveva lasciato in bella evidenza al centro della sua scrivania. All’interno vi erano diversi fogli fittamente compilati a mano, con perfetta grafia femminile, e alcune fotografie. Aleksej intuì che doveva trattarsi del suo fascicolo personale e non fece nulla per nascondere a Petrov il suo fastidio. Era stato sbattuto su di un volo per Mosca in tutta fretta e adesso si trovava in presenza del capo dell’SVR.
Tutto gli appariva così assurdo e privo di giustificazione.
I metodi usati da Petrov non erano certamente quelli che aveva imparato ad apprezzare in Accademia. Ma lasciò che facesse la prima mossa e solo dopo avrebbe deciso se e come reagire.
“Capisco il suo stato d’animo”, disse Petrov con calma apparente, “anch’io al suo posto sarei nervoso se fossi stato convocato all’improvviso e in tutta segretezza. Stia tranquillo perché oggi avrà tutte le risposte alle sue domande. Ma prima di iniziare mi dica cosa posso offrirle: tè…, caffè…, tutto quello che desidera. Magari posso farle portare un ottimo caffè espresso italiano che lei certamente apprezzerà”, concluse abbozzando un sorriso di circostanza nel tentativo di mettere a proprio agio quell’ospite così importante.