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In effetti un'altra vettura esattamente uguale occupava ora lo stesso posto da cui, circa un'ora prima, Dario aveva preso la Diablo in prova.
“Allora a tra poco, per la firma del contratto. Mi raccomando, tienimela da parte.”
Il luogo dell’incidente era poco distante dal concessionario. Il motorino, in non buone condizioni, era stato appoggiato ad un albero e vicino ad esso stavano due persone, una delle quali seduta sull’erba e in apparenza dolorante.
Alla loro vista Dario rallentò, cercando di ricordare se potessero esserci stati due passeggeri sullo stesso motorino. Poi addirittura fermò la sua utilitaria e fece per andare loro incontro, fingendo di voler prestare aiuto; ma fu vero stupore quando riconobbe nel più malconcio dei due il suo amico Giorgio.
“Giorgio! Sei tu? Ma cosa ti è successo?”
“Andavo tranquillamente in motorino e sono stato urtato da dietro, non ho visto né come né da chi.”
“Un mascalzone, un pirata della strada l’ha investito ed è scappato senza prestare soccorso”, aggiunse l’altro signore. “Ma voi vi conoscete?” E ricevendo dai due risposta affermativa, costui si congedò: “Allora può prendersi cura lei del suo amico, vero? Ho un impegno e devo proprio andare, ma vado via tranquillo sapendo che è in buone mani”.