Читать книгу Russian Spy. Operazione Bruxelles онлайн

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Aleksej prese tra le mani il documento e cominciò ad osservarlo. Non era un esperto in contraffazione ma quello gli sembrava proprio originale o, quanto meno, un’ottima imitazione. Lo restituì a Skubak accompagnando il gesto con una smorfia di disapprovazione.

«Servizi segreti…?», replicò irritato, «questa dev’essere sicuramente opera di mio nonno Andrej. Ma gli dica che deve rassegnarsi perché sa benissimo che non ho nessuna simpatia per voi. Disapprovo i vostri metodi da nazisti per cui è inutile che proviate a reclutarmi.» Poi, col tono perentorio di chi è abituato a comandare e impartire ordini, concluse: «Accosti e mi faccia scendere. Immediatamente.»

«Abbia pazienza ancora per trenta minuti e poi tutto le sarà più chiaro» lo incalzò Skubak. «Siamo diretti alla sede centrale dell’SVR. Il direttore Petrov in persona la sta aspettando. Li capirà ogni cosa e avrà tutte le risposte alle domande che le frullano in testa. Ma fino a quel momento la prego di mettersi comodo e di rilassarsi. La strada è ancora lunga e devo essere certo che nessuno ci segua fino al nostro arrivo».

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