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Un improvviso scroscio d’acqua lo inzuppò quasi completamente. Proveniva dall’interno della piscina. Aleksej reagì istintivamente scattando in avanti fino a sedersi con le gambe divaricate sul lettino. Era stato uno scherzo di Irina che adesso lo invitava a tuffarsi in acqua per fare il bagno insieme. Da qualche tempo il Maggiore la guadava con occhi diversi.
Avevano fatto l’amore innumerevoli volte e aveva la sensazione che, in altre circostanze, avrebbe potuto innamorarsene follemente, così come era successo a suo fratello Luca. Era una donna di una bellezza sconvolgente, tanto bella da togliere il fiato. Se ne stava li ferma, sorridente, appoggiata con entrambi i gomiti sul bordo della piscina, immersa nell’acqua fin al collo. Era quasi impossibile resistere ai suoi splendidi occhi color verde smeraldo. Capiva di non essere immune al suo fascino ma cercava di frapporre una certa distanza affettiva, allontanarsi quel minimo necessario per evitare di farsi travolgere dai sentimenti e dalla passione. Sapeva fin troppo bene che Irina era una spia spietata, forse la più spietata di tutto l’SVR, e che non avrebbe esitato neppure un attimo a farlo fuori, se e quando Petrov le avesse dato l’ordine.