Читать книгу Russian Spy. Operazione Bruxelles онлайн

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«Quella è la Cattedrale dell’Arcangelo Michele», gridò Irina nella speranza di farsi sentire da Aleksej e di superare in decibel il rumore del motore Harley che la sovrastava. Questi con un cenno della testa fece segno di aver capito e diede gas costringendo Irina ad abbracciarlo ancora più forte temendo di cadere sull’asfalto. Ebbero il tempo di girare quasi tutta Sochi. Arrivati a Marport (il porto di Sochi) si avviarono a piedi sulla banchina costeggiando una lunga fila di piccole e grandi imbarcazioni.

«Irina… Aleksej… sono qua… venite… da questa parte…».

Skubak si sbracciava per farsi notare dai due che, nel frattempo, si erano fermati ad ammirare da vicino uno splendido yacth super lussuoso. Il mare era leggermente ondoso e spirava una buona brezza mattutina ma non faceva ancora troppo caldo come in estate e la temperatura era piacevole. Quel posto meritava sicuramente la sua fama e per i russi era un ideale luogo di villeggiatura.

Skubak li accolse con un grande sorriso.

«Prego signori… toglietevi pure le scarpe e… accomodatevi sulla mia modesta barchetta. Nulla in confronto a quella che avete ammirato prima, ma fa pur sempre la sua bella figura con quelle della sua classe».

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